A mio padre
Ti cerco nei ricordi,
in quegli spazi fragili
dove la memoria sussurra
e il tempo si fa fumo.
Sei un volto che ho sfiorato appena,
ombra gentile nei racconti di mamma,
con parole d’amore
ha dipinto il tuo sorriso,
il calore della tua mano,
il suono della tua voce.
Chissà, padre,
se mi osservi da qualche angolo del cielo,
se nel mio sguardo riconosci
qualcosa del tuo.
Saresti fiero dell’uomo che sono?
Di ogni passo incerto,
di ogni sogno rincorso,
di ogni caduta
e delle mie strenue lotte per risalire?
Mentre muovo i miei passi
sull’angusto sentiero della vita,
mi piace pensare
che nei miei gesti
vive un frammento di te
che io stesso non conosco.
(Claudio Sandrini)