Recensione de “Il segreto della curatrice” di Laura Usai

“Entrai senza esitare, abituata alla consueta diffidenza con cui la gente era solita trattarmi: in molti mi ritenevano un’impostora, qualcuno mi definiva una strega, ma alla fine, quando diveniva necessario il mio aiuto, qualsiasi pregiudizio veniva messo da parte e io diventavo la curatrice.” (cit.)

Gwen ha un dono. Ha 21 anni, ma il suo aspetto fisico ne dimostra molti di più. Non può legarsi ad un luogo particolare e, men che meno, affezionarsi alle persone, ma è costretta a viaggiare e cambiare spesso identità. Un dono che, per la ragazza, ha il sapore di una maledizione: una percezione che la porta dove qualcuno sta rischiando la vita perché Gwen, con le mani, è capace di guarire le persone e strapparle dalle braccia della morte.

Il potere curativo di Gwen le fa incontrare il dottor Peter Collins, un giovane medico che le propone di fingere di essere sua moglie e di lavorare con lui, accompagnandolo nella città in cui ha ricevuto un importante incarico. Seppur con qualche remora la ragazza accetta e si trasferisce insieme al medico.
Nella sua nuova casa Gwen scopre una biblioteca stracolma di libri che trattano i temi della medicina e della magia. Può essere solo una coincidenza? La giovane comincia a rendersi conto di non trovarsi lì per caso e di dover affrontare una lotta inaspettata per difendere il segreto che ha custodito per tanti anni.

Il segreto della curatrice è un piacevolissimo romanzo fantasy, scritto con uno stile semplice e scorrevole che accompagna il lettore dentro gli sviluppi di una trama ricca di colpi di scena. Laura Usai sceglie coscientemente di non fornirci precisi riferimenti circa i luoghi ed il tempo in cui il romanzo è ambientato, sebbene tramite alcuni particolari elementi riusciamo ad immaginarne il periodo storico.
Il personaggio della protagonista è decisamente affascinante e molto ben caratterizzato. La curatrice, una ragazza a cui il destino ha deciso di donare un potere sovrannaturale che la giovane, pian piano, impara a conoscere e gestire. Un dono che Gwen, suo malgrado, è costretta ad utilizzare per salvare la vita di tante persone, ma che la porta a dover, in qualche modo, rinunciare alla sua felicità. Il dolore che maggiormente ci viene trasmesso dal personaggio è proprio la rinuncia ad avere una propria stabilità, una casa, amici e rapporti stabili, anche da un punto di vista sentimentale.

“Non puoi distruggere la Vita stessa, ma puoi comunque decidere sempre se scegliere il Bene o il Male.” (cit.)

Gwen ha sacrificato la sua vita per salvare e difendere gli altri e non sempre tale sacrificio viene ricambiato e valorizzato, anzi, la ragazza si sente perennemente addosso gli sguardi ed i giudizi delle persone, persone pronte ad usare lei ed il suo dono – chi per brama di ricchezza, chi per semplice egoismo – e che la considerano, sotto sotto, una sorta di strega da cui tenersi a debita distanza.
Ho molto apprezzato la delicatezza ed il realismo con cui il romanzo tratta il rapporto – che diviene sempre più stretto – tra Gwen e Peter. Due anime ferite, per motivi e trascorsi diversi, due persone ormai disilluse che, lentamente, iniziano a fidarsi l’uno dell’altra, riuscendo ad andare oltre la superficie della reciproca conoscenza e riscoprendo il desiderio e la volontà di provare ancora un sentimento vero e profondo.
Sebbene alla fine del romanzo il segreto della curatrice venga svelato, il libro lascia la porta aperta ad un sequel che Laura Usai pare abbia già messo in cantiere e che chi si è appassionato alla storia di Gwen, certamente attenderà con ansia.

L’autrice

Laura Usai è una giovane scrittrice, laureata in Lingue e Letterature Straniere ed impiegata nel campo della comunicazione digitale.
Ha pubblicato, oltre a “Il segreto della curatrice”, il romanzo ”Gli Occhi del Disinganno” ed il racconto “Maite”.

La scheda del libro

Autore: Laura Usai
Titolo: Il segreto della curatrice
Editore: Kindle Direct Publishing
Pagine: 264
Data di pubblicazione: dicembre 2019
Genere: Fantasy

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